Ecologia e Moda? La Milano Fashion week 2012 a dimostrato che non sono due molti separati. Anzi. L’azienda di lusso fiorentina Gucci ha siglato un patto per l’ecologia con il ministero dell’Ambiente per valutare l’impronta ambientale in occasione della Settimana della Moda Donna. L’obiettivo dell’accordo volontario è quello di analizzare e quindi ridurre l’impatto ambientale del settore della moda e del lusso. Patrizio di Marco, il presidente della prestigiosa maison fiorentina e il ministro dell'Ambiente Corrado Clini hanno messo a punto un progetto etico-sociale che nasce dall'esigenza di ridurre le emissione di anidride caribonica prodotte nell'intera filiera produttiva della Moda. Gucci sarebbe il primo protagonista del mondo della moda a intraprendere la strada della sostenibilità e dell'ambiente. Lo stesso cambio del logo dimostra la volontà di Gucci di cambiare stile. L’analisi e la riduzione degli impatti delle attività economiche rappresentano un driver non solo ambientale, ma anche un potente strumento di competitività a livello nazionale e internazionale, in un mercato, che sempre di più, ricerca la sostenibilità anche nei beni di lusso. Che sia un nuovo inizio? C'è solo da augurarselo. Se nel mondo della modo iniziasse una corsa per diventare sostenibili, l'intero Paese potrebbe prendere esempio e imitare quesa tendenza. Il Green è sempre più fashion.